giovedì 23 giugno 2016

Il mutino del "nero"

La muta sub per il ricevitore del sensore...
Normalemente il sensore Dexcom si applica sulla pancia pertanto agganciare lo scafandro con una tasca in cintura, come avevo fatto la prima volta alla Y40, è abbastanza pratico.
Io però non mi trovo bene con il sensore sulla pancia, oltre a darmi fastidio mi dura molti meno giorni di quando lo applico al braccio.


Inizio a pensare come risolvere il problema, e una domenica al lago ne parlo con Dimitri un sub che per lavoro prepara mute su misura, mi propone di fare un mutino per lo scafandro in modo da fissarelo al braccio sopra la muta... inizio a fare degli schizzi pensando come realizzare questa cosa ma fin che non ho in mano l'oggetto si fa fatica a capire come andrà fissato.

Giovedì finalmente arriva con il corriere il pacco tanto atteso, una volta messo il ricevitore Dexcom all'interno dello scafandro cilindrico mi inizio ad emozionare ma subito comprendo che sarà complesso fissarlo al braccio, è abbastanza pesante e ingombrante.
Vado subito alla D-Tek dove assieme vediamo il tessuto di neoprene da usare, scelgo uno abbastanza sottile da 2.5mm, guardiamo per le fasce di farle regolabili in modo da poterle usare sulla muta umida ma anche sulla stagna.

Han dovuto farla molto in fretta perchè mi serviva già per venerdi sera ma è venuta molto bella!





mercoledì 22 giugno 2016

Una mattina alla Y40

Una mattina alla piscina termale più profonda al mondo...

Era da un mese che avevo prenotato l'immersione in concomitanza con un evento Dan (Dan Europe che oltre a fare ricerche fa anche le assicurazioni per i subacquei) durante il quale vengono fatti dei test di ricerca, pre e post immersione (ecodoppler, emocromo, test urine ecc).

Già da un mese che sapevo che il 18 giugno alle 12.00 avrei fatto per la seconda volta da volontaria per la ricerca subacqua DAN "Real Time" per il monitoraggio in acqua della glicemia attraverso il sensore sottocutaneo Dexcom G4.
Sono arrivata a sabato mattina con una grande emozione ma anche tanta agitazione che mi ha fatto fare parecchi giri...al bagno!
Sabato ero sveglia già dalle 6.30, preparato tutto e fatta colazione ho atteso l'arrivo di Consuelo per un caffè assieme e poi partire in direzione Montegrotto Padova.


L'ultima volta il 12 marzo ero andata sola, stavolta mi sono fatta accompagnare dalla ormai mia fissa compagna di immersioni, siamo arrivate intorno alle 10.50, portiamo dentro il borsone con tutto il necessario e salutiamo subito Silvano, l'altro subacqueo diabetico che ci attendeva al bar con un amico di Padova che era venuto a vedermi.
Andrea mi scatta una foto e dalla mia faccia traspare tutta l'ansia, l'agitazione e l'emozione che avevo dentro! Chissà se funzionerà tutto in acqua, chissà se riuscirò ad immergermi con questo scafandro attaccato al braccio senza che mi dia troppo fastidio...
Facciamo la registrazione assieme, poi compiliamo e firmiamo il modulo di consenso ai test e subito iniziamo a fare il primo controllo glicemico come da protocollo e confrontato con il valore rilevato dal microinfusore e dal ricevitore del sensore, segno tutto sulla lavagnetta che avevo portato.
La mia glicemia è stabile ma leggermente alta 179 da glucometro, decido di non fare correzioni con insulina visto che avevo già fatto mezza unità in auto durante il viaggio.



Esiste un protocollo che consiglia il controllo della glicemia capillare (con glucometro) un'ora prima dell'immersione subacquea, poi 30 minuti prima e 10 minuti prima dell’immersione. Se i valori sono nella norma (tra il 120 e 200 circa e non sono in discesa), ci si può immergere, altrimenti bisogna apportare delle correzioni, attendere ad immergersi o in qualche caso rinunciare all'immersione.
Finita l’immersione, va ricontrollato il valore glicemico.

Con i test Dan (raccolta urine e "prelievo" di sangue per alcuni controlli) il tempo scorre veloce, è quasi mezzogiorno e siamo ancora vestiti, quando dovremmo essere già a bordo vasca, corriamo negli spogliatoi, ci prepariamo in fretta, per fortuna prevedendo i tempi molto stretti avevo preparato nella borsa tutto bene in ordine, divise le cose che mi sarebbero servite in acqua da quelle per il post immersione.
Avevo preparato già una piccola borsina con dentro l'occorrente (glucometro, zucchero, lacci per capelli, glucosprint, tappi per il set del micro), metto il costume e prendo accappatoio, maschera e computer subacquei, bottiglia d'acqua e assieme a Consuelo che mi da una mano a portare tutto visto che avevo anche lo scafandro per il monitor del sensore da portarmi dietro, saliamo fino al bordo vasca.

Arriviamo e vediamo che gli altri sub si erano già immersi, ad aspettarci avevamo Silvano quasi pronto (oltre ad essere un subacqueo diabetico è un istruttore sub) si offre subito di prepare lui le nostre attrezzature, assemblando gav, erogatori e bombola, mentre noi corriamo a fare l'ultimo test pre immersione, la termocamera al viso (una specie di foto al viso).

Faccio al volo la glicemia pre immersione (circa 10 minuti prima dell'iummersione), torno a bordo vasca e metto pinne, preparo la maschera e infilo nel mutino lo scafandro del sensore, salto in acqua, metto il gav (il giubbotto per regolare l'assetto in acqua) e mi faccio aiutare da Consuelo per infilare le fasce del "mutino", visto che con una sola mano era un po' complicat.

Silvano appena siamo pronte ci fa dare l'ok e ci fa immergere in ginocchio nell'acqua che a bordo basca è circa un metro e 20cm, ci chiede di fare il controllo di entrambi gli erogatori scambiandoli in acqua, caspita mi parte un attimo di ansia, saranno 5 anni che non lo faccio e certi esercizi mi mettono un pochino in difficoltà, attendo che lo faccia Consuelo, poi faccio lo scambio erogatore io, tutto ok, possiamo iniziare l'immersione.
Scendiamo e subito vedo che Andrea è ancora nel tunnel di vetro (al quale si accede dal bar) pronto a farci una foto!!! Che bello avere qualcuno che apprezza i tuoi sforzi e le tue passioni!!

Le fasce e lo scafandro una volta in acqua non mi danno più noia, non si sente più il peso, mi sembra stabile e sono felice, iniziamo a scendere, andiamo all'imbocco del "tubo" la parte più profonda della piscina che va da -15metri fino al fondo che è a -42 metri.

La gioia di vedere che funziona, che finalmente un grande sogno si è avverato mi fa esultare in acqua, la gioria si vede nei miei occhi
Risaliamo nella parte più piana e meno profonda della piscina che va da -15 metri fino alla superficie, entriamo nella grotta e facciamo un giro, riguardo il monitor... si vedono i tratteggi anzichè il valore glicemico, inizio ad avere dei dubbi...ha perso il segnale?? Cerco di sistemare le fasce e lo scafandro in modo che sia più vicino possibile al trasmettitore che si trova sul sensore applicato al braccio

Ripartiamo per un giretto nella piscina, entro ed esco dai fori  che portano dalle grotte all'aperto, mi sento un po' un criceto nella gabbietta, è una vera e propria palestra per sub, per giocare in acqua!!


Passa qualche minuto, riguardo il monitor e niente, non ci siamo, iniziano ad apparire "???"  vuol dire che non trova il segnale, mi inizia a salire un po' di sconforto, ha funzionato perfettamente per 20 minuti, è andaro a -41,8 metri di profondità... perchè ora non ce la fa??

Dovrò fare altri test, magari sempre in piscina e rivedere la posizione, capire cosa posso aver sbagliato, ci sarà da lavorarci ma la gioia è tanta!!!

giovedì 16 giugno 2016

The Dark Angel il monitor Dexcom G4 in immersione... un sogno che si avvera

Oggi finalmente inizia ad avverarsi un sogno... un sogno che ho da anni...
finalmente potrò immergermi con più tranquillità, vedendo l'andamento della glicemia in acqua durante l'immersione subacquea.

Grazie ad uno scafandro (fatto su misura) si può portare sotto acqua il monitor di Dexcom, in questo modo il monitor non subisce la pressione in immersione e ovviamente resta asciutto. Il problema della trasmissione dati che in acqua normalmente non funziona, sembra risolto se il trasmettitore sta praticamente attaccato al monitor.
Ora il mio problema in acqua sarà ancorare questo scafandro al braccio, visto che lo porto li, sulla pancia mi da fastidio e in più mi dura molti meno giorni che non applicandolo al braccio.

Devo ringraziare Movi Group che mi ha dato la possibilità di avere il monitor e lo scafandro e la Dan Europe e ha reso possibile tutto questo.
Sabato 18/06/16 lo proverà alla Y40 la piscina termale più profonda di Montegrotto Padova